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Un’azienda vinicola pugliese, le Cantine d’Alfonso del Sordo di San Severo, tra le finaliste del “Women Value Company Intesa San Paolo” , premio fortemente voluto dal Gruppo Bancario e dalla Fondazione Marisa Bellisario, riservato alle piccole e medie imprese che si distinguono nella valorizzazione del lavoro femminile e nella gestione della gender diversity.
Il 14 maggio a Roma si è tenuta la cerimonia di consegna a 28 pmi del centro-sud , che hanno superato le selezioni, del prestigioso riconoscimento che attesta la loro peculiare capacità di “seminare i talenti”, valorizzando il merito e il talento femminile. Altri eventi analoghi sono stati organizzati anche a Milano e Vicenza in attesa della proclamazione il 15 giugno a Roma, nell’ambito della XXX edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne ad alta quota”, delle due imprese vincitrici – una piccola e una media- sulle 100 che sono riuscite a rimanere in corsa delle 460 che si erano candidate alla gara.
A presentare il premio e a fare il punto sul tasso di attività femminile nel nostro paese e sulla presenza di aziende in rosa, l’on. Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario, Monica Mercanti, responsabile Ufficio Pianificazione Commerciale Intesa Sanpaolo, e Stefani Trenti, responsabile Ufficio Industry della Direzione Studi e Ricerche del Gruppo Bancario. Ha moderato Marcello Di Martino, direttore commerciale Imprese Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo.
E’ seguita una tavola rotonda alla quale hanno preso parte tre imprenditrici: Maria Gabriella Colucci, ad Arterra Bioscience di Napoli; Stefania Caparrini, amministratore unico Le Antiche Mura di Empoli; Mariana Confessore, responsabile di Risorse Umane P.A. Advice di Napoli, che hanno condiviso le soluzioni e le buone pratiche promosse in azienda per dare maggiore spazio e valore al lavoro femminile.
*Nella foto con l’on. Lella Golfo Gianfelice d’Alfonso del Sordo e Celeste Iacovino delle Cantine d’Alfonso del Sordo
Scheda
Crescono le imprese femminili. Secondo i dati di Unioncamere, nel 2017 le imprese femminili censite sono state oltre 1.331.000, 10 mila in più rispetto al 2016, quasi 30 mila in più rispetto al 2014, con un aumento costante, che porta al 21,86% la quota sul totale delle imprese. La crescita più consistente si sta concentrando in quattro regioni: Sicilia, Lazio, Campania e Lombardia. Per quanto riguarda i settori di attività, se quasi la metà copre quello turistico e dei servizi, in termini percentuali si riscontra il maggior aumento rispetto al 2016 nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+3,8%). Quanto al tasso di attività femminile in Italia resta ancora tra i più bassi d’Europa, 55,9% nel 2017 – solo la Macedonia con il 51,7% e la Turchia con il 37,5% ci precedono- anche se in crescita di 4,8 punti percentuali rispetto al 2010 e con un picco dell’80,8% per le donne con livelli educativi più elevati.